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Il Body Drag

Premessa

Oltre ad essere un ottimo metodo per familiarizzare con l’ala e il mare in contemporanea, la tecnica del body drag, resta utilissima per il recupero della tavola a seguitò di un salto atterrato male, per imperizia di conduzione, per una manovra chiusa male o altro motivo e per raggiungere la spiaggia (o il largo) in condizioni di massima sicurezza.

Il body drag è quella piacevole procedura di farsi trascinare sulla superficie dell’acqua (senza tavola) sfruttando sapientemente la trazione generata dall’ala.

È una tappa fondamentale nell’apprendimento del kitesurf dato che ci consente di:

1-Recuperare la tavola in caso di perdita della stessa

2-Rientro a riva in caso di problemi tecnici o avverse condimeteo

3-Prendere dimestichezza con l’ala senza la tavola ai piedi

4-Acquisire maggior controllo generale in movimento

5-Serve per capire/valutare la trazione dell’ala

 

Nota

In alcune spiagge frequentate e regolamentate è obbligatorio uscire dal corridoio di lancio mediante la tecnica del body drag.

 

Pre –Requisiti

  1. Ottima acquaticità
  2. Padronanza della gestione dell’ala ad una mano

Sicurezza & Consigli Utili

Teniamo presente che durante tale manovra potremmo incontrare altri kiter o ostacoli che possono mettere in pericolo noi stessi e gli altri. Verifichiamo l’area intorno prima di cimentarci nel body drag, considerando anche l’eventualità in cui il kite ci cada nell’acqua e non dovessimo più riuscire a rilanciarlo, in questo caso la nostra direzione sarà quella del vento. Valutiamo il punto della spiaggia dove pensiamo di rientrare se fosse pieno di bagnanti prestiamo molta attenzione a non recare loro danno/fastidio.

Stare attenti ad eventuali scogli affioranti e/o presenza di barche ormeggiate, reti, corridoio di lancio, cavi di ali cadute in mare, che potrebbero dannosamente interferire con la nostra procedura.

Assicuriamoci che il sintema di sgancio dell’ala ed il leash ala siano perfettamente funzionanti.

Teniamo bene in alto la testa durante la navigazione per non bere acqua di mare.

Tecnica

Premessa

L’ala è inclinata di 45° sul mare, il corpo nella stessa direzione dei cavi, in posizione carponi (pancia sotto), con le gambe distese e tenute rigide o che pinneggiano per favorirci nell’avanzamento desiderato.

Nel body drag decidiamo noi la direzione d’andatura mediante l’assetto del corpo, una sola mano sulla barra e il corpo allungato su un fianco (spalle al vento e sguardo all’ala) con una inclinazione rispetto ai cavi di circa 45°.

Il braccio libero si allunga nella direzione del corpo con la mano di taglio a fare da deriva.

Saper bolinare con il corpo è fondamentale per risalire il vento permettendoci di recuperare la tavola.

proper body drag body position

Procedura

Ad ala allo zenit portare l’ala a 45° sul mare poi staccare dalla barra la mano sopravvento (quella della direzione in cui ci stiamo movendo) ed immergerla in verticale sotto il pelo dell’acqua, con il palmo aperto e le dita unite, stendiamo tutto il braccio puntando la mano a 45° dalla direzione del vento.

Mentre navighiamo di bolina ci troviamo a manovrare la barra con una sola mano, la sinistra se ci stiamo movendo a destra e viceversa, dobbiamo quindi tirare quando vogliamo che l’ala salga un poco lungo il bordo della finestra e spingere per abbassarla.

Per essere sicuri di tenere sempre la rotta corretta, è molto importante prendere dei punti di riferimento a terra (una casa, un albero, ecc) e verificare se in navigazione stiamo mantenendo la giusta direzione. Per raggiungere prima la tavola ci può venire istintivo puntare la mano quasi controvento, ma in realtà in questo modo finiamo per scarrocciare, allontanandoci dalla tavola stessa. Se ci ritroviamo a poca distanza sottovento alla tavola, portiamo il kite allo zenit e nuotiamo all’indietro con entrambe le braccia. Dovendo raggiungere la tavola rimasta sopravvento a noi, probabilmente non basterà fare un solo lato di bolina, ci ritroveremo ad un certo punto a dover cambiare direzione.

Per poter effettuare questa “virata” dovremo far risalire il kite lentamente allo zenit, per poi abbassarlo lungo il bordo finestra opposto. La manovra va fatta molto dolcemente per evitare che il kite entri in una zona di maggior potenza e ci trascini sottovento facendoci perdere lo spazio di acqua che avevamo guadagnato. Avanzando a brevi zig-zag avremo modo di recuperare la tavola senza mai perderla d’occhio. Quando siamo a pochi metri dalla tavola, riportiamo l’ala lentamente allo zenit per fermarci, se cerchiamo di prendere la tavola in velocità rischiamo di perdere l’equilibrio e dare un involontario comando al kite. Possiamo raggiungere la tavola con qualche bracciata, tenendo l’ala ferma allo zenit.

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Punti salienti

1 — Con una mano gestite l'ala e il sistema de-power
2 — Usare il braccio come deriva, braccio teso, mano aperta
3 — Non mollate l'ala con lo sguardo per ottimizzare la sua posizione in finestra
4 — Lasciare trascinare le gambe per aumentare la superficie di deriva
5-  Non perdere di vista la tavola
6-  Risalire molto sopravento alla tavola

 

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Second chance

La procedura descritta prima ci consente di raggiungere la tavola direttamente dal mare, ma se dovessimo essere o troppo lontano o non la dovessimo vedere dobbiamo rientrare a riva ed cercare di avvistare celermente la tavola, magari ponendoci un po’ più in alto rispetto al mare, l’ideale sarebbe, far salire un amico su una duna/cabina o altro per un sicuro avvistamento, poi:

Una volta sulla spiaggia, risalite sopravento a piedi con l'ala, durante questa manovra, non bisogna perdere di vista la tavola e sorvegliare gli altri praticanti per evitare che i kite s'incrocino.

Avvistata la tavola, che sarà sottovento alla vostra posizione, tornate in acqua e con la tecnica del body drag raggiungetela per ricominciare la vostra session in mare.

 

2006– © Kite-tecnica.it — Franco Russo